WURBAN PROJECT RESEARCH - BIRTH
Non potendo al momento realizzare al meglio dei video d'inchiesta ispirati al WPI, mi dedico alla delianiazione di un progetto di ricerca para-accademico per l'ideazione di un'applicazione Web 3.0 di supporto a futuribili politiche di Welfare. Il progetto chiamato WURBAN PROJECT RESEARCH tenta di anticipare con il suo "formato web" alcune caretteristiche delle future modalità di pubblicazione on line delle ricerche di stato.
Inizierò la strutturazione del primo capitolo, dedicato ad un possibile scenario futuro sul quale iniziare ad immaginare una possibile applicazione Web 3.0.
Il capitolo è diviso in paragrafi ognuno dei quali ha diverse sezioni: una dedicata ad un possibile futuro, una dedicata a frammenti contemporanei autoprodotti o tratti dal dibattito pubblico sui mezzi di comunicazione popolare, una dedicata a frammenti di fonti di riflessioni che vengono dal passato, e una di sintesi multimediale che può servire anche da presentazione.
SCENARIO VIRTUALE
Il capitolo è diviso in paragrafi ognuno dei quali ha diverse sezioni: una dedicata ad un possibile futuro, una dedicata a frammenti contemporanei autoprodotti o tratti dal dibattito pubblico sui mezzi di comunicazione popolare, una dedicata a frammenti di fonti di riflessioni che vengono dal passato, e una di sintesi multimediale che può servire anche da presentazione.
SCENARIO VIRTUALE
Post crisi?
Crisi o non crisi che
accentuano il disagio sociale e le paure apocalittiche, le
problematiche “urgenti” europee sono sempre le stesse: l'aumento
dell'età pensionabile, la disponibilità di lavoro tradizionale che
non è sufficiente a garantire la piena occupazione, la riconversione
eco-sostenibile degli edifici e del sistema produttivo,
l'abbattimento delle barriere architettoniche, la produzione e
distribuzione alimentare il più possibile a km zero, la tutela e la
valorizzazione del patrimonio artistico e paesaggistico, il
rafforzamento del trasporto pubblico e delle nuove forme di mobilità
sostenibile, l'estensione dell'assistenza sociale e sanitaria,
l'accessibilità alla formazione continua per chi vuole o deve
cambiare occupazione, ed infine l'immancabile integrazione culturale
e politica europea che valorizzi le specificità di tutte le culture.
Si cerca faticosamente di
costruire gradualmente un modello di sviluppo sostenibile in cui il Welfare allargato ai beni comuni e gestito il più possibile da Stato, società ad azionariato diffuso ed enti o cooperative con
finalità sociali; possa essere una risorsa anziché un costo per la
collettività. Si vuole adattare il sistema economico al modello
culturale.
Patto sociale europeo
Con l'accordo delle parti
sociali ed istituzionali europee, un circolo virtuoso tra formazione
continua e contributo lavorativo al sistema di Welfare allargato ai
beni comuni, impiegherà l'attività sia dei lavoratori disoccupati
che quelli occupati volontariamente o necessariamente ad orario più
o meno ridotto. Si cerca di ottenere una vita lavorativa più intensa
e probabilmente meno lussuosa, ma al tempo stesso più variegata meno
usurante ed al riparo dallo spettro della disoccupazione.
Economia del Welfare e
dei beni comuni
I
meccanismi economici ibridi che regolano il sistema del Welfare sono
caratterizzati da un continuo consolidamento e perfezionamento. Si
deve garantire che il sistema possa funzionare anche attraverso lo
scambio delle prestazioni sociali e di alcuni beni tra i diversi Stati dell'Unione. Le transazioni economiche devono essere
necessariamente ibride perché si tenta strenuamente di tenere i
costi dell'assistenza sociale e dei prodotti alimentari di prima
necessità al di fuori delle speculazioni finanziarie. Un aspetto
fondamentale per la tenuta del sistema è l'integrazione e la
sovrapposizione di più servizi contemporaneamente.
Flessibilità e
mobilità
Un Welfare così esteso
comprende l'impiego di tutte le figure professionali e gran parte
degli impieghi è caratterizzato da un alto tasso di mobilità sia
interna che esterna. Una delle funzioni fondamentali del
Welfare è quello della formazione o ri-formazione per il mondo del
lavoro “tradizionale”, col fine di garantire la funzionalità
dell'ascensore sociale.
Il Web 3.0: cultura e la
società
Al di là della continua
ricerca di una semantica condivisa dello spazio virtuale, l'effetto
fondamentale del Web 3.0 come si poteva immaginare anche da alcuni
aspetti del Web 2.0, è quello di rendere possibili nuove forme di
organizzazione sociale capace di incrementare la partecipazione degli
individui ad attività esterne alle mura domestiche. Si modificano
anche tornando all'antico le forme e le modalità di fruizione dei
prodotti artistico-culturali e si rivoluziona il mercato
pubblicitario alla luce anche della maggiore consapevolezza dei
cittadini. Altro aspetto non secondario è la mappatura dei territori
con le rispettive rappresentazioni delle stratificazioni storiche e
culturali.
Formazione 3.0
E'
impensabile gestire le mobilità di un Welfare così articolato senza
il continuo affinamento di strumenti e modalità per la formazione
preventiva.
Una parte cospicua della
ricerca sul Web 3.0 è partita dalla rappresentazione dei percorsi
formativi ed in generale dall'esigenza di ridurre le complessità
attraverso nuove forme di raffigurazione estetica, coinvolgendo un
gran numero di figure intellettuali ed artistiche.
Infrastrutture
virtuali 3.0
Parallelamente allo
sviluppo della formazione 3.0 E' il lungo percorso di ideazione e
affinamento dei dispositivi informatici capaci sia di facilitare la
rappresentazione e l'organizzazione delle attività che di rendere più
trasparenti i complessi processi decisionali; a poter rendere
possibile un salto di qualità sia della gestione del Welfare che in
generale dei meccanismi della politica partecipativa. Evidentemente
non si risolve tutto con un click in un parlamentino virtuale.
Infrastrutture fisiche
3.0
Oltre il paesaggio
virtuale cambia anche il paesaggio fisico con le nuove architetture
che devono gestire una sorta di turismo parallelo della formazione e
del lavoro. Oltre le città anche le zone rurali ospitano queste nuove
forme di flusso. Gli artisti, i geologi e i residui di saggezza
popolare collaborano alla messa in sicurezza e all'estetica dei
territori ripristinando l'agricoltura, pastorizia e affini.
Ruolo dell'Italia
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